
Ricordo bene il giorno in cui ho ricevuto una chiamata da un numero che sembrava conosciuto. Sorpreso, ho risposto, solo per scoprire che era un call center con un’offerta allettante. Era solo l’ennesimo caso di CLI spoofing. Questo fenomeno è diventato così comune nella mia quotidianità, e suppongo nella tua, che mi ha spinto a cercare una soluzione. Fortunatamente, le autorità italiane stanno intervenendo con un nuovo filtro tecnologico che promette di cambiarci la vita.
Ma… come funziona effettivamente?
L’epidemia delle chiamate spam e il CLI spoofing in Italia
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una vera e propria esplosione delle chiamate spam in Italia. Ogni giorno, milioni di utenti ricevono telefonate indesiderate, spesso da numeri che sembrano legittimi. È diventato sempre più difficile distinguere tra una chiamata autentica e una truffa. Questo fenomeno non solo è fastidioso, ma ha anche un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana.
Statistiche allarmanti
Le statistiche parlano chiaro. Secondo recenti dati:
- Il 97% degli utenti ha ricevuto almeno una chiamata spam nell’ultimo mese.
- Il 70% degli utenti ha riscontrato ansia o stress a causa delle chiamate indesiderate.
Immaginate di essere al lavoro, concentrati su un progetto importante, e il vostro telefono squilla. È una chiamata da un numero sconosciuto. Rispondete, e vi trovate a parlare con un operatore di un call center che cerca di vendervi un prodotto che non vi interessa affatto. Questo scenario è diventato la norma per molti di noi.
Impatto sulla vita quotidiana
Le chiamate spam non colpiscono solo la nostra pazienza. Esse compromettono anche la nostra sicurezza. Massimiliano Capitanio, commissario dell’AGCOM, ha affermato:
“Queste chiamate compromettono non solo la pazienza, ma anche la sicurezza degli utenti.”
Questo è un punto cruciale. Quando riceviamo una chiamata da un numero sconosciuto, non sappiamo mai se si tratta di una truffa o di una comunicazione importante. La vulnerabilità aumenta durante il lavoro e nelle comunicazioni importanti. Le aziende e i professionisti sono particolarmente colpiti. Ogni chiamata indesiderata può interrompere il flusso di lavoro e causare stress. È una situazione insostenibile.
Il fenomeno del CLI spoofing
Un aspetto preoccupante di questo problema è il CLI spoofing, una pratica in cui i call center non autorizzati mascherano il loro numero per sembrare legittimi. Questo rende ancora più difficile identificare le chiamate fraudolente. Le conseguenze quotidiane per gli utenti sono devastanti. Non solo perdiamo tempo, ma possiamo anche cadere vittima di truffe.
È chiaro che il problema delle chiamate spam e del CLI spoofing in Italia ha assunto proporzioni allarmanti. Ma cosa si sta facendo per affrontare questa crisi?

La risposta di AGCOM e dei provider telecom
Il problema delle chiamate spam e del CLI spoofing in Italia è diventato davvero allarmante. È in questo contesto che AGCOM, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha collaborato con i provider di telecomunicazioni per trovare una soluzione.
Descrizione delle nuove misure tecniche adottate
La nuova iniziativa prevede l’implementazione di un filtro tecnologico innovativo. Questo filtro avrà la capacità di bloccare tre categorie principali di chiamate:
- Chiamate spam che rispettano gli standard di numerazione.
- Chiamate con prefissi fissi italiani, ma provenienti dall’estero.
- Chiamate con prefissi mobili italiani che originano anch’esse da fuori Italia.
Questa soluzione è stata progettata per garantire una maggiore sicurezza per gli utenti. Tuttavia, i dettagli tecnici riguardanti il filtro non sono stati divulgati pubblicamente per evitare che i truffatori possano aggirare il sistema.
Dettagli sulla delibera numero 457 e il suo impatto atteso
La delibera numero 457, pubblicata lo scorso novembre, è un passo cruciale. Essa obbliga gli operatori nazionali a bloccare le chiamate illegittime che mascherano numeri telefonici italiani. Secondo Antongiulio Lombardi, direttore affari regolamentari di Wind Tre:
“La delibera numero 457 è un passo cruciale verso un sistema telefonico più sicuro.”
Questa delibera entrerà in vigore ufficialmente il 30 aprile 2025. Si prevede che porterà a una riduzione stimata del 95% delle chiamate di CLI spoofing. Per noi utenti, questo significa che finalmente potremmo vedere una diminuzione significativa delle chiamate ingannevoli che ci disturbano quotidianamente.
Processo di implementazione del filtro e tempistiche
Il processo di implementazione del filtro sarà graduale:
- I blocchi iniziali riguarderanno le chiamate con prefissi fissi, che dovrebbero essere attivi nei prossimi mesi.
- Successivamente, si passerà a quelle con prefissi mobili.
- L’obiettivo è completare l’intero processo entro la fine dell’anno.
È importante notare che, nonostante queste misure, ci sarà sempre un 5% di chiamate problematiche che non saranno bloccabili. Queste chiamate provengono da numeri reali all’estero, utilizzati da operatori non autorizzati. Tuttavia, gli utenti avranno la possibilità di segnalare queste chiamate all’AGCOM o alla polizia postale, facilitando la verifica delle informazioni.
Le aspettative e i limiti del nuovo filtro
In che modo il nuovo sistema prevede di bloccare le chiamate fraudolente?
Il nuovo filtro tecnologico ha l’obiettivo di bloccare fino al 95% delle chiamate indesiderate. Ecco come funziona:
- Il sistema bloccherà le chiamate spam che rispettano gli standard di numerazione.
- Interferirà con le chiamate che, pur avendo prefissi fissi italiani, provengono dall’estero.
- Fermerà anche le chiamate con prefissi mobili italiani che hanno origine al di fuori del paese.
Questa iniziativa è stata avviata in risposta al fenomeno del CLI spoofing, che consente ai call center non autorizzati di mascherare la loro identità.
Difetti e limiti della tecnologia: quali chiamate non verranno bloccate?
Nonostante le aspettative siano alte, ci sono dei limiti. Il 5% delle chiamate rimarrà nel mercato. Questo 5% include:
- Chiamate provenienti da numeri reali all’estero utilizzati da operatori non autorizzati.
- Chiamate che, pur essendo legittime, possono sembrare sospette.
Questo significa che, anche se il sistema sarà molto efficace, non sarà infallibile. Gli utenti devono rimanere vigili e pronti a segnalare le chiamate indesiderate.
Come possono gli utenti segnalare chiamate indesiderate?
La partecipazione attiva degli utenti è fondamentale per mantenere il sistema efficace. Gli utenti possono segnalare le chiamate indesiderate all’AGCOM o alla polizia postale. Questo aiuterà le autorità a verificare le informazioni e a prendere provvedimenti contro i call center illegali, contribuendo a un ambiente telefonico più sicuro.
Il ruolo attivo degli utenti nel mantenere il sistema efficace
In questo contesto, il coinvolgimento degli utenti è essenziale. Non possiamo affidarci solo alla tecnologia. Dobbiamo essere proattivi nel segnalare le chiamate sospette. Come ha detto Antongiulio Lombardi:
“Non esiste una soluzione definitiva, ma un miglioramento è in arrivo.”
Conclusione
Il nuovo filtro progettato dall’AGCOM e dagli operatori di telecomunicazioni promette di ridurre drasticamente le chiamate indesiderate in Italia. La tecnologia avrà la capacità di bloccare fino al 95% delle chiamate indesiderate, ma ci sono ancora sfide da affrontare. La collaborazione tra utenti e autorità sarà fondamentale per gestire il restante 5%. Dobbiamo rimanere vigili e attivi. Solo così possiamo sperare in un futuro con meno disturbi telefonici. La strada è lunga, ma il miglioramento è in arrivo.
TL;DR: Il nuovo filtro AGCOM promette di ridurre le chiamate spam e il CLI spoofing del 95% in Italia, migliorando notevolmente la sicurezza telefonica per gli utenti.
Fonti
- AGCOM. (2023). “Delibera n. 457/23/CONS del 20 novembre 2023 – Misure contro il fenomeno del CLI Spoofing.” Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
- Capitanio, M. (2024). “Relazione annuale 2024 sulle attività svolte e i programmi di lavoro.” AGCOM
- Garante Privacy. (2024). “Telefonate indesiderate: le misure di contrasto.” GarantePrivacy.it
- Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione (ISCOM). (2024). “Rapporto tecnico sulle misure di contrasto al CLI Spoofing.” Ministero delle Imprese e del Made in Italy
- Polizia Postale. (2024). “Come segnalare le truffe telefoniche.” Polizia di Stato
- Wind Tre. (2024). “Comunicato stampa: implementazione delle nuove misure anti-spoofing.” Wind Tre Corporate
- Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica (CLUSIT). (2024). “Rapporto Clusit sulla sicurezza ICT in Italia.” CLUSIT
- Il Sole 24 Ore. (2024). “Telemarketing selvaggio, in arrivo il filtro contro il CLI spoofing.” Il Sole 24 Ore – Tecnologia
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